Introduzione
Situato nelle immediate vicinanze di Assuan, la visita al Villaggio Nubiano è un viaggio nel passato e nello stile di vita tradizionale di un’antica cultura sviluppatasi tra l’Egitto meridionale e il Sudan settentrionale. Oggi esistono diversi villaggi nubiani, di cui Gharb Soheil è la località più importanteMa gli altri sono sparsi lungo la valle del Nilo e tutti mantengono una fisionomia che li differenzia dal resto degli abitanti dell’Egitto e del Sudan: bella pelle scura e lineamenti pronunciati con occhi molto chiari, in molti casi addirittura azzurri.
I nubiani furono occupati dall’Impero egizio e utilizzati come manodopera per la costruzione delle piramidi. Ma non si trattava di un popolo sottomesso; al contrario, erano bravi in guerra, soprattutto con l’arco e le frecce, con cui molti di loro venivano sepolti quando morivano.
A partire dal 712 a.C., i Nubiani approfittarono di una serie di scontri interni all’Impero e conquistarono l’Alto Egitto, passando da essere dominati a governare il Paese sotto il faraone Shabako. Ma il suo regno non durò a lungo: nel 653 a.C. L’imperatore Tanutamani fu sconfitto dagli Assiri. I faraoni di origine nubiana erano chiamati Faraoni Neri o Kushiti.
In seguito Persiani, Macedoni e Romani dominarono la regione, mentre i popoli nubiani si stabilirono nella città di Meroe, da dove organizzarono i saccheggi dei loro vicini settentrionali. Nel 20 a.C. firmarono un trattato di pace con i Romani e consolidarono le loro relazioni commerciali.
Poi arrivò il dominio di Bisanzio e molti nubiani si convertirono al cristianesimo, ma con l’arrivo dell’Impero Ottomano molti si convertirono all’Islam. Con la separazione tra Egitto e Sudan nel 1956, il popolo nubiano è stato diviso in due Paesi. Gran parte della sua storia è stata sommersa dalle acque del lago Nasser con la costruzione dell’alta diga di Assuan.
Cosa fare a Nubian Town
- Visita al mausoleo del sultano Aga Khan. La tomba del sultano Mahommed Shah l’Aga Khan III della dinastia fatimide, una casta di sovrani che rappresenta l’apice della cultura musulmana in Egitto. Furono grandi mecenati della letteratura, delle arti, dell’architettura e della ricerca scientifica. Questo edificio in granito rosa, simile nel design ad altre tombe di califfi fatimidi al Cairo, si affaccia sulla residenza estiva dell’Aga Khan e sul monastero di San Simone.
- Visita dell’Isola Elefantina. Situata a valle della Prima Cataratta del Nilo, al confine meridionale tra l’Alto Egitto e la Bassa Nubia, è così chiamata perché in alcune zone assomiglia alla zanna di un elefante. Fu la capitale del Primo Nomo dell’Alto Egitto all’epoca dei Faraoni e continuò a essere importante nel periodo ellenistico con una guarnigione militare che controllava le rotte verso il sud dell’Egitto. Gli antichi egizi credevano che qui vivesse Khnum, un dio con la testa di ariete che sorvegliava e controllava le acque del Nilo dalle grotte sotto l’isola. La maggior parte dei templi fu distrutta dal persiano Cambise II, figlio di Ciro II il Grande, anche se alcuni resti sono conservati nel Museo di Assuan sull’isola.
- Museo di Assuan. Gli scavi condotti dall’Istituto Archeologico Tedesco, che continuano tuttora, hanno restituito importanti reperti che oggi si possono ammirare nel Museo di Assuan, sull’Isola Elefantina. Ad esempio, un ariete mummificato di Khnum, manufatti di epoca predinastica, resti del Tempio del dio Jnum e del Tempio di Heqa-ib, blocchi di pietra riutilizzati in vari periodi storici dell’Antico Egitto e alcuni dei famosi Papiri di Elefantina, che descrivono le usanze della comunità ebraica che risiedeva sull’isola nel V secolo a.C..
- Conoscere l’Old Cataract Hotel. Un hotel emblematico, famoso per i lunghi soggiorni della celebre scrittrice di gialli Agatha Christie. Il suo soggiorno nella zona ha ispirato molti dei suoi libri, tra cui Morte sul Nilo.
- Una nuotata sulle spiagge del Nilo. In quest’area è stata allestita una spiaggia con sabbia finissima che permette di fare un bagno rinfrescante e di sopportare meglio il caldo.
- Cavalcata a dorso di dromedario. Seguendo il fiume fino al villaggio, si può fare un giro sul dorso di questi animali, così caratteristici della zona.
- Visita alle case tipiche. Il popolo nubiano è noto per le sue particolari case imbiancate a calce e decorate con bellissimi dipinti colorati. Alcune visite guidate organizzano con una famiglia, a pagamento, la possibilità di vedere una casa dall’interno, gustare una tazza di tè e farsi fare un tatuaggio all’henné.
- Mercato delle bevande e dei souvenir. Tipiche di Gharb Soheil sono le piccole bancarelle che vendono bevande e souvenir fatti a mano.
Come arrivare a Nubian Town
Gharb Soheil si trova a sud di Assuan e viene solitamente visitata prima o dopo l’inizio o la fine della crociera sul Nilo (a seconda che la crociera prenotata inizi o termini ad Assuan). Il modo migliore per arrivarci è noleggiare una barca o un tour in autobus, ma non consigliamo di andarci da soli perché è molto difficile arrivarci se non si conosce la strada. Se riuscite a prenotare il vostro tour a bordo di una falucca, una piccola imbarcazione a vela tradizionale, sarà ancora meglio, perché sperimenterete in prima persona come si viaggiava sul Nilo negli anni dei faraoni.
Si può anche fare un’escursione di un giorno al Tempio di Philae, al lago Nasser e alla diga di Assuan.
Orari e prezzi della visita
I prezzi variano molto a seconda che si arrivi a Nubian Town in autobus o in barca e che si visitino le isole, i musei o le case private. Ora avete tutte le informazioni necessarie sulla zona per poter prenotare il tour più adatto a voi. I prezzi stimati vanno da 20 euro a persona, il più economico e semplice in termini di componenti aggiuntivi, fino a 50 euro tutto compreso.
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